Città nuova, vita nuova, gatto vecchio - Parole,immagini e fantasia

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Carolina, oltre che afflitta da una bellissima quanto diversa sorella gemella, è alla ricerca di se stessa, conducendo una vita spensieratamente preoccupante senza vedere uno sbocco futuro. Alla soglia dei trent'anni è ancora nell'età in cui tutto sarebbe teoricamente possibile. Ma non c'è niente a cui pensare, nessuna prospettiva, nessun futuro! Ecco che invece per una serie di casi fortuiti le si prospetta un'occasione: la sua grande occasione. Carolina sa che non può aspettare il prossimo treno, perché potrebbe non passare, e con tutte le sue incertezze accetta la sfida e va incontro al suo futuro, decidendo in prima persona, senza aspettare che altri lo facciano al posto suo. Il viaggio che affronta non è solo geografico ma interiore: diventerà finalmente grande e dovrà assumersi delle responsabilità senza perdere mai ironia e sorriso sulle labbra.

Categoria: Narrativa
Editore: Ginevra Niccolini Serragli
Formato: pdf



Intervista con l'autrice


Iniziando dal titolo, a cosa è dovuta la sua scelta?

La scelta è semplice risultato della tematica del libro. Volevo un titolo che esprimesse subito e facilmente l'umorismo di alcune tematiche e che fosse una sorta di "manifesto" per i lettori. "Città nuova, vita nuova, Gatto vecchio" non lascia molti dubbi su quello che si può trovare all'interno...


Che cosa o chi le ha dato l'input per scrivere il suo libro?

Me stessa e le mie esperienze. Cambiare città, paese, stile di vita...venire investiti da un gran numero di informazioni e nuovi input, per quanto si possa essere adulti, ci cambia: cambia la nostra visione della vita, le nostre sicurezze, la nostra prospettiva futura, nonché i preconcetti che per forza ci hanno  accompagnato su determinati argomenti nel corso della nostra crescita. La cura per mantenersi giovani dentro dipende in assoluto nella capacità di sapersi rimettere in discussione, cambiando punti di vista che si ritenevano acquisiti.


Da quale punto di vista è partita per analizzare le tematiche centrali del suo lavoro?

Non essendo un lavoro filosofico, storico o con ambizioni letterarie forti, posso tranquillamente asserire che il punto di partenza è stato il mio quotidiano.


L'influenza soggettiva su opere come la sua quanto incide sul risultato finale?

Nel caso di "Città nuova, vita nuova, Gatto vecchio", le esperienze personali fanno la parte del padrone. Il libro è una sorta di diario rivisitato, basato su situazioni realmente vissute.


Per quale motivo i lettori dovrebbero leggere la sua opera?

La domanda è intrigante. Per me leggere ha sempre rappresentato una strada per vivere in un'altra realtà, immedesimandomi nei personaggi, e sentendomi spettatore di qualcosa di esterno e lontano dal mio quotidiano. Leggere il mio romanzo ha il doppio valore di sorridere e di "viaggiare". Sorridere perché oggettivamente ironico, viaggiare perché è comunque una piccola finestra su mondi diversi che forse il lettore non avrà mai il piacere di conoscere e penetrare come succede a chi ci vive!



Un sincero ringraziamento a Ginevra Niccolini Serragli per averci concesso l'intervista.



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