Storia di un ragazzo qualunque - Parole,immagini e fantasia

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Luca Rossi non è un eroe Fantascientifico, né di un mondo Fantasy. E' un ragazzo di 21 anni precario, ex obeso, ex militante di sinistra disilluso, sofferente di tic nervosi di varia natura, con una famiglia disastrata alle spalle e che prova odio e indifferenza verso il mondo che lo circonda. Una sera, rientrando a casa da una serata passata con gli amici, arriva in un luogo che lo porterà a chiudere i conti con i fantasmi del suo passato. Ambientato nella Roma dei giorni nostri, Storia di un ragazzo qualunque, a dispetto del titolo, è il racconto di sette giorni di vita del protagonista descritti attimo per attimo.

Numero pagine : 53
Formato del libro : Epub, Mobi
Anno: 2014




Intervista con l'autore

Iniziando dal titolo, a cosa è dovuta la sua scelta?

Il titolo del mio libro, "Storia di un ragazzo qualunque", non è stato scelto a caso: è ispirato dall'attuale situazione economica, sociale e contemporanea che molti ragazzi e ragazze subiscono oggigiorno in Italia. Chi, come il protagonista del libro, non è precario, disilluso dalla politica, sia di destra e di sinistra, ha problemi economici, sociali o familiari? Questo per far capire che Luca Rossi non è solo la storia di un'unica persona ma potrebbe benissimo essere la storia di chiunque. La Storia di un ragazzo qualunque, appunto.



Che cosa o chi le ha dato l'input per scrivere il suo libro?

I motivi che mi hanno spronato a scrivere sono vari: la mia famiglia, che non smetterò mai di ringraziare per il sostegno datomi e il fatto che, fin da piccolo, ho sempre scritto racconti e saggi di narrativa brevi.


Da quale punto di vista è partito per analizzare le tematiche centrali del suo lavoro?

Diciamo che sono partito dalle mie esperienze personali, familiari e sociali. Quella è stata la base con cui ho costruito, tutt'intorno, il libro.


L'influenza soggettiva su opere come la sua quanto incide sul risultato finale?

Beh, parecchio. Ma non è tanto l'influenza soggettiva di opere simili alla mia quanto lo stile di scrittura. Lo stile che ho scelto per raccontare il mio libro è abbastanza simile al libro "La distruzione" di Dante Virgili, libro che ho divorato ed amato.


Per quale motivo i lettori dovrebbero leggere la sua opera?

Non c'è un motivo, semmai c'è ne sono parecchi. Consiglio il mio libro non solo a chi piace il genere drammatico o narrativo in generale, ma anche a chi vuole vedere uno spaccato del problema del multiculturalismo, della precarietà e della crisi dei valori sociali e familiari in Italia.


Un sincero ringraziamento a Cristiano Ruzzi per averci concesso l'intervista.



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