Tutti sul tetto - Parole,immagini e fantasia

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Il romanzo “Tutti sul tetto” è molto attuale in quanto intreccia i problemi generali dell’attuale crisi economica, che rimangono comunque solo sullo sfondo, con quelli lavorativi personali del protagonista, un tranquillo rappresentante di auto convinto dal suo capo a diventare suo complice in una truffa, oggetto di un’indagine della polizia. L’incontro con un uomo più anziano, che riporta alla memoria un passato dimenticato, e l’incidente del figlio, con il quale aveva un rapporto conflittuale, lo fa ridestare da una vita vissuta sottotono.
Il romanzo inizia con il figlio del protagonista in ospedale, senza che ne siano spiegati i motivi, curato dai genitori. Dopo poche pagine si passa, con un flash-back, ad alcuni mesi prima l’incidente. Si illustra la vita del protagonista per evidenziarne le caratteristiche: si tratta di un uomo che ha sempre vissuto una vita incolore, con un lavoro che non ama e con un capo prepotente completamente diverso da lui. La crisi del settore auto spinge il protagonista a diventare complice del suo capo in una truffa, l’importazione illegale di alcune auto, con la prospettiva di mantenere il proprio posto di lavoro.
Rimasto bloccato con l’auto, conosce un signore anziano che ha un pezzo di terra vicino alla casa del suo datore di lavoro. In seguito ad un paio di incontri, si instaura tra i due una certa confidenza. Sembra che parlare con quest’uomo dia al protagonista una nuova spinta per affrontare i suoi problemi.


Formato: ebook
Lunghezza: 85 pagine
Anno: 2013

Intervista con l'autore

Iniziando dal titolo, a cosa è dovuta la sua scelta?

Il titolo "Tutti sul tetto" è una sorta di esortazione. Prende spunto dai tanti episodi di questi anni di lavoratori che hanno utilizzato questa forma di protesta per ottenere visibilità sulle problematiche occupazionali. Salire sul tetto è usato in senso metaforico. E’ una posizione particolare. Ti mette al centro dell’attenzione e, quindi, implica coraggio, sicurezza di sé e delle proprie idee. Inoltre, consente di vedere le cose da una prospettiva completamente diversa dalla quotidianità di ognuno.   

Che cosa o chi le ha dato l'input per scrivere il suo libro?

Sicuramente i fatti di cronaca. Il romanzo si sviluppa avendo sullo sfondo la crisi economica nella quale siamo ormai purtroppo abituati a vivere. Da qualche anno sono diventato padre e mi interessava trattare anche il tema del legame tra i genitori e i propri figli. Probabilmente la storia del mio libro si sarebbe sviluppata diversamente se il protagonista non avesse avuto un figlio e io avrei scelto un finale diverso.


Da quale punto di vista è partito per analizzare le tematiche centrali del suo lavoro?

Dal punto di vista dell’individuo che vede la propria vita influenzata in modo determinante da fattori sui quali non ha alcun potere. Viviamo un periodo nel quale le persone percepiscono un grande senso di insicurezza economica che si traduce anche in un’insicurezza psicologica e nei rapporti umani. Sono molto interessato alle conseguenze sulla vita dei singoli causate da scelte economiche che molte volte vanno addirittura al di là dei singoli Stati.    


L'influenza soggettiva su opere come la sua quanto incide sul risultato finale?

E’ determinante. Il mio libro parte dalla mia visione della realtà sulla base della quale ho costruito tutta la storia. Nel libro i personaggi, o anche singole azioni che compiono, si collocano sempre in contrasto o in sintonia rispetto alla mia personale idea, e quindi del tutto soggettiva, di come dovrebbe andare il mondo. Il risultato finale è un romanzo nel quale necessariamente si parteggia per un personaggio o per l'altro per arrivare a un finale può essere considerato liberatorio.         


Per quale motivo i lettori dovrebbero leggere la sua opera?

Ho scritto il libro con l’obiettivo di riflettere, io per primo, su temi particolari come il lavoro, i rapporti all’interno della famiglia, la memoria e il senso di giustizia. Alcuni sono più approfonditi, altri solo toccati ma sempre senza la pretesa di dare lezioni ma con lo scopo di favorire la riflessione. Lascio ai personaggi raccontare attraverso i dialoghi e le loro azioni la propria personale idea della vita. Mi ha fatto piacere quando una lettrice mi ha scritto che le ho dato la possibilità di vedere il comportamento del padre sotto una luce diversa.



Un sincero ringraziamento a Daniele Semplici per averci concesso l'intervista.



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